Borsa di studio “culture a confronto”

Borsa di studio "culture a confronto"

 

Complimenti a tutti i partecipanti e ai loro insegnanti, ampiamente gratificati in seno alla cerimonia di premiazione svoltasi in data 28 aprile 2023:

  1. “La Rossa di Tropea” Classe – IV Sezione A – Tropea, presentato dall’insegnante Naccari Stefania;
  2. “I Tri da Cruci” Classe – IV Sezione B – Tropea, presentato dall’insegnante Sorbilli Caterina;
  3. “Occhio Malocchio Prezzemolo e Finocchio”, Classe – IV Sezione C – Tropea, presentato dall’insegnante Crisafio Lucia;
  4. “Scopriamo la Calabria” Classe – IV e V Sezione A – Parghelia, presentato dall’insegnante Morabito Maria;

Gli alunni vincitori sono stati quelli di IV A del plesso scolastico “Giovanni Paolo II” di Tropea grazie al loro elaborato “La rossa di Tropea” con la seguente motivazione.

Gli alunni di IV A si sono trasformati in piccoli ricercatori, sperimentando così una didattica per problemi reali e dunque un apprendimento autentico e significativo. I piccoli ricercatori si sono posti delle domande reali, hanno analizzato situazioni concrete, realizzando un prodotto multimediale consistente nella proposta di una mostra virtuale. Tecnologia, Scienze, Geografia Fisica e Antropica si combinano mirabilmente in un autentico effetto di realtà. La commissione ha apprezzato altresì che al progetto abbia lavorato un’intera classe, che nella sua speciale eterogeneità ha rappresentato una società in miniatura, un autentico microcosmo. Alla realizzazione della mostra ciascuno ha offerto il proprio contributo, secondo il proprio stile cognitivo, secondo la propria specificità, i propri interessi e curiosità, in una dimensione corale e inclusiva che esemplifica il trionfo della pedagogia del progetto in grado di intercettare l’impegno, la motivazione, l’apprendimento, l’autostima di tutti. Infine, la mostra virtuale della IV A di Tropea è espressione dello scenario nuovissimo in cui la scuola si trova ad operare dato che gli alunni hanno portato a scuola testimonianze familiari e aziendali, ricordandoci che la scuola non è più l’unica agenzia formativa. L’insegnante ha valorizzato il background personale e familiare degli allievi, aiutandoli ad imprimere un ordine, una forma, un’organicità, un assetto sistematico a quelle tessere di cui gli studenti erano già in possesso, così da disporle in forma di mosaico.

 

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